LA NOSTRA STORIA

Gli apneas nascono nel 2019, Federico e Daniele, classe 2002, s’incontrano per un corso di musica d’insieme che poi Federico è costretto ad abbandonare; I due si tengono in contatto e si rincontrano dopo tanto tempo per una colazione, è proprio da lì infatti che comincia questo progetto.
Il risvolto davvero interessante arriva quando, dopo timidi approcci sui gusti musicali, si rivedono finalmente di persona per mettere per iscritto le loro idee musicali. Da qui nascono vari pezzi, alcuni dei quali ancora incompleti e non pubblicati, e i due singoli usciti finora su tutte le piattaforme: Sweetfnk e Breath. Questi, rigorosamente registrati e prodotti dagli Apneas, nei quali danno prova dei loro gusti e delle quasi opposte idee musicali.

IL NOSTRO GENERE

Daniele alimenta la sua passione per il pianoforte e le tastiere, coltiva, inoltre, un amore segreto per la chitarra. Fondamentalmente, ha una base pop ma riprende moltissimo da jazz, blues, funk e soul, pensiamo quindi al sound dei Jamiroquai, a Ray Charles, Stevie Wonder, Paul McCartney, Jamie Cullum; dall’altra parte Federico, oltre al suo strumento, la chitarra, si avvicina anche al basso e alle percussioni; anche lui ha una base pop, in più si rifà moltissimo ad artisti del calibro di Eric Clapton (suo mito), Jimi Hendrix, Jimmi Page e i Beatles (dei quali rimane da sempre follemente innamorato, amore condiviso anche da Daniele). Nel suo suonato è evidente un’impronta rock, blues, con un feel neosoul.

IL NOSTRO PENSIERO

Il nome Apneas esplica propriamente la nostra missione. Apnea, sostantivo forzatamente pluralizzato in inglese, si riferisce al momento di sospensione del respiro, di brivido, che ci coglie quando ascoltiamo musica, ma sopratutto quando eseguiamo musica. La musica, nella nostra visione artistica, riesce a prendere per mano le nostre emozioni, a canalizzarle in un vortice di pensieri che solo l’arte è capace di alleviare. Le “apnee” di cui parliamo sono parte fondamentale del nostro processo creativo, caratterizzano precisamente il nostro stato di sospensione nel momento in cui componiamo; il nostro logo, oltre che rappresentare le iniziali del nostro nome d’arte, ricalca, con la sua grafica vettoriale, un andamento parabolico fitto di alti e bassi, che riprende le frequenze della nostra musica e delle nostre pulsioni emozionali.