Una serata di cultura, arte e musica africana, patrocinata dall’associazione Movimento degli Africani, con la presentazione del libro del griot senegalese Siriman Pape Kanouté “Se morisse la speranza” (Simmetria Edizioni), il concerto del suo quartetto Mandé, e l’esposizione delle opere pittoriche di Ali Baba Faye (Senegal), sociologo, esperto di politiche dell’immigrazione, già responsabile nazionale della CGIL e dei DS.

Ore 19.30
Pape Kanouté presenta il romanzo Se morisse la speranza (Simmetria Edizioni), toccante storia di emigrazione a più voci, dalla scuola coranica alla “terra delle meraviglie”. Intervengono alla presentazione il mediatore culturale e scrittore camerunense Theodoro Ndjock Ngana, lo scrittore bissau-guineense Filomeno Lopes, docente universitario e giornalista (Radio Vaticana), e l’On. Jean Leonard Touadi, giornalista (già presentatore di Mondo a Colori), ex-assessore alle politiche giovanili del comune di Roma ed ex-deputato PD.

Ore 20.30
Concerto di Pape Kanouté e Mandé, con una miscela di brani originali e di tradizionali della cultura mandinga. Con Pape Kanouté (voce, kora, chitarra) suonano Adriano Lanzi e Ahmet Kanouté (chitarre) e Matar M’Baye (percussioni).
Opzione drink + concerto: 10 euro
Cena (cous cous senegalese) + concerto: 20 euro

Siriman “Pape” Kanouté, nato a Koussanar (Senegal) in un’antica famiglia di griot, è musicista, storico e mediatore culturale. Dal Conservatorio di Dakar entrò a far parte del Golden Baobab di Francis Sengor e fu per dieci anni al sax nell’Orchestra Nazionale del Senegal. Fondò con alcuni amici il gruppo Africando, che riscosse fama internazionale. Concluso un tour europeo con questi ultimi, nel ’95 si stabilì in Italia per dedicarsi alla diffusione della kora e della cultura mandinga. Con il suo gruppo Mandé si esibisce in numerosi festival su tutto il territorio nazionale, e partecipa a dirette radiotelevisive sui canali Rai, Mediaset e Vaticani. Collabora con il Ministero dell’Interno come traduttore e interprete presso la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma. Ha inciso cinque album e pubblicato due saggi, I Mandinga – musica danza e cerimonie e Mande – parole del griot, e il romanzo Le vie verso Ard-Al-Agiaeb / Se morisse la speranza.